TANTI SFRATTI E POCHI ALLOGGI POPOLARI: anche in Abruzzo è emergenza

In Abruzzo è emergenza sfratti. Superiore alla media nazionale, e con una delle quattro province, quella di Pescara, addirittura terza in Italia. A dirlo sono i dati del ministero dell’Interno relativi al 2015, gli ultimi elaborati da Nomisma e riportati dal sito Abruzzoweb. Sfratti dovuti, in buona parte, a morosità, che in Italia sono stati ben 57.015 su un totale di 64.676 rilasci esecutivi; la restante parte è, invece, dovuta a finita locazione o a necessità del locatario. La buona parte della morosità è “incolpevole”, dovuta, cioè, a una situazione di impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione a causa della crisi economica e occupazionale. Un sintomo della crisi e dell’impoverimento degli italiani, la cui evidenza non può essere nascosta da nessuna narrazione ottimista. Quel che è più grave è che, nel frattempo, per mancanza di soldi latitano politiche efficaci per aumentare il numero delle case popolari, al fine di rispondere a una crescente richiesta. Del resto le le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale (Ater), di cui si attende da anni la riforma, non hanno risorse nemmeno per ristrutturare e utilizzare le centinaia di appartamenti vuoti già di loro proprietà.

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